Il segretario del Pd prepara la grande alleanza del centrosinistra.
Enrico Letta decide di assumere il ruolo di front runner e cerca di creare una grande alleanza che contrasti la destra e la sua corsa verso Palazzo Chigi. Il leader dei democratici aveva già lanciato l’aut-aut: “O noi o Meloni” riferendosi al fatto che chi non vota il centrosinistra avrà a capo del governo la sovranista Giorgia Meloni, la più votata e leader del primo partito d’Italia la cui vittoria sarà scontata nel caso non ci fosse una seria alternativa a contrastarla.
Letta spiega che ci sono delle alleanze a cui il Pd è costretto a causa di questa legge elettorale, ma chiarisce che a capo di tutto c’è il partito democratico. “Il cuore del nostro progetto politico siamo noi.” Il leader dem sottolinea che non si tratta di coalizioni ma “semplici alleanze elettorali”. Per questo non bisogna avere per forza un programma comune ma quanto meno un obiettivo comune. Secondo questo ragionamento, il nuovo campo largo di Letta prevede intese anche con i centristi, soprattutto con Azione di Calenda.
Il front runner Letta si impegna a contrastare Giorgia Meloni
Ma non è l’unico ad essere corteggiato da Enrico Letta perché ieri l’ex premier si è incontrato con Luigi Di Maio e Beppe Sala, sindaco di Milano che però ha smentito ogni suo coinvolgimento dicendo: “Non sarò parte di questa partita sto solo cercando di dare una mano”. Sono molti gli interlocutori di Letta, dai riformisti centristi Calenda-Bonino, i Verdi e Sinistra di Frantoianni, Di Maio e Sala. L’obiettivo è raccogliere tutti coloro che non vogliono i sovranisti al potere e la destra anche più estrema e di convincere anche chi ha votato Forza Italia alle ultime elezioni.
L’alleanza con i grillini è irreversibile, ha ribadito il segretario del Pd ma Conte risponde con una corsa in solitario ponendosi come terzo polo “terzo incomodo, il campo giusto” dichiara l’avvocato. Nell’alleanza dei Progressivi e democratici di Letta non c’è posto per chi ha tradito il paese e prevede forze molto miste allo stesso tempo, anche chi si pone più vicino a Conte su determinati punti. Da Articolo Uno di Speranza poi ci sono le varie liste probabili.
Ma ancora non c’è nulla di fatto per Letta perché nemmeno l’alleanza con la federazione Azione +Europa è scontata “La strada è complicata ma entrambi sono uomini delle istituzioni. Si rendono conto che la posta in gioco è altissima e che l’orizzonte è comune“.